Notizie & Attività

Associazione Valentina De Castro / Eventi & Notizie  / Amnesia immunitaria: i bambini non vaccinati contro il morbillo sono più vulnerabili e incapaci di reagire a nuove infezioni

Amnesia immunitaria: i bambini non vaccinati contro il morbillo sono più vulnerabili e incapaci di reagire a nuove infezioni

Da sempre il termine amnesia, che significa perdita di memoria, è associato alla memoria cerebrale. Ma è bene tenere a mente che il nostro organismo è dotato anche di un altro tipo di memoria: la memoria immunitaria.

Questo tipo di memoria, ad esempio, ci permettere di non ammalarci di nuovo di varicella se già l’abbiamo contratta. La memoria immunitaria è essenziale per assicurarci un corretto stato di salute nel mondo che ci circonda. Questa straordinaria capacità di riconoscere i patogeni già incontrati è possibile grazie alla presenza di cellule immunitarie e di anticorpi che agiscono da sentinelle nel nostro organismo.

Cosa succede se si va incontro ad amnesia immunitaria?…succede che perdiamo la memoria per i patogeni già incontrati perchè le sentinelle del nostro organismo non funzionano più. Questo causa chiaramente un danno non indifferente con conseguenze a lungo termine, che ci rende più vulnerabili al contrarre infezioni virali e batteriche di ogni tipo.

Un recente studio effettuato nei Paesi Bassi ha rivelato che il  virus del morbillo può essere causa di amnesia immunitaria. L’analisi dei campioni di sangue di 77 bambini non vaccinati e colpiti dal virus,  ha mostrato come l’infezione possa causare la distruzione di una grossa percentuale del loro corredo di anticorpi. Precisamente, l’analisi ha mostrato che la malattia cancella dall’11 al 73% delle difese anticorpali. Risultati complementari sono stati ottenuti dal secondo studio, pubblicato su Science Immunology dal britannico Wellcome Sanger Institute con l’Università di Amsterdam. Condotto sempre sullo stesso gruppo di 77 bambini protestanti ortodossi non vaccinati, dimostra ancora una volta, che il morbillo causa la perdita di specifiche cellule della memoria immunitaria, lasciando i bambini vulnerabili come neonati incapaci di reagire a nuove infezioni.

Ciò che è ancora più importante è che questi dati dimostrano che il morbillo può cancellare anche gli effetti delle vaccinazioni fatte contro altre malattie infettive, e perciò i ricercatori suggeriscono ai medici di potenziare le difese dei pazienti guariti dal morbillo facendo dei richiami dei vaccini di routine somministrati in precedenza.

Come sottolineano gli stessi ricercatori, questi risultati dimostrano che “il morbillo è più pericoloso di quanto immaginiamo” e che “il vaccino ha benefici addirittura superiori all’atteso”, dal momento che può proteggere anche da infezioni secondarie alla malattia.

Dati epidemiologici dimostrano che proprio la vaccinazione ha abbattuto circa l’80% i casi di morbillo nel mondo tra il 2000 e il 2017 salvando 2,1 milioni di vite, ma a causa delle più recenti campagne no-vax la tendenza si è invertita, tanto che il numero dei casi dal 2018 a oggi è aumentato del 300%. Una situazione  non piacevolissima questa che può essere ribaltata solo grazie a delle forti campagne di sensibilizzazione volte alla promozione dei vaccini, come atto di amor proprio e verso gli altri.

Speriamo con questo articolo di aver raggiunto questo obiettivo!

Per ulteriori informazioni sullo studio clicca qui.

 

No Comments
Post a Comment